Published On: 22 Aprile 20227.5 min read749 words

Si riporta la notizia di oggi su “La Stampa” edizione cartacea, pagina 51, dedicata a nonna Ester che il 19/04/2022 ha compiuto 103 anni, festeggiati presso la nostra struttura della Clinica della Memoria, Collegno. Un sincero ringraziamento va al giornalista Patrizio Romano che ha raccontato la bellissima storia di questa famiglia centenaria.

La famiglia dei centenari

I 103 anni di Ester: “In casa il record di longevità”. Anche i suoi tre fratelli hanno superato il secolo di vita

PATRIZIO ROMANO

Forse la scienza, un giorno, svelerà il perché. E magari la signora Ester e i suoi fratelli saranno ricordati nei libri come una delle famiglie il cui dna ci ha svelato il segreto della lunga – e sana – esistenza. Oltre il secolo, ovvio. E magari Ester sarà ancora lì – senza occhiali a leggere il giornale. A magiare antipasto, primo e secondo ogni giorno a pranzo. E la sera «soltanto» primo e secondo per tenersi leggera».

Per intanto fiori, abbracci, e brindisi di lunga vita alla signora Ester. Che ha compiuto 103 anni. E – grazie Dio – sta benissimo. La sua particolarità – ecco la ragione per cui andrebbe studiata l’intera sua famiglia – è che dei quattro fratelli della signora Ester (che di cognome fa Castelli) tre di loro hanno ampiamente superato il secolo di vita: Giuseppe 107 anni, Mario 102, Antonio 101 e Ottavia 99 anni . «E tutti, come mamma, avevano caratteri energici» confida Marisa, la figlia. Che aggiunge: «I più forti erano sicuramente Giuseppe e mia mamma. Il più dolce? Mario, come il mio papà». Non erano sedentari i fratelli Castelli, anzi. «Giuseppe fino a 100 anni ha guidato l’auto e quando non gli hanno rinnovato la patente ha iniziato ad andare in bici». Una forza che li accomuna. «Mamma ancora oggi legge senza bisogno di lenti . E sebbene a settembre abbia avuto un ictus e sia rimasta paralizzata sul lato destro fa fisioterapia con impegno per recuperare la sua autonomia». Ed eccola qui «nonna Ester», da qualche tempo ospite della Clinica della Memoria di Collegno. Dove martedì ha festeggiato i 103 anni.

Nata a Soave , in provincia di Verona, la vita l’ha messa a dura prova fin da piccola. A 10 anni ha perso il papà Domenico e, con suoi quattro fratelli, è partita per Torino in cerca di lavoro. «A 12 anni è entrata a bottega come sarta – racconta la figlia Marisa – E vi è rimasta fino a quando, a 24 anni, ha spostato papà, Gaspare Vachet, che era di Bardonecchia». Ma la vita aveva in serbo altre sorprese per Ester. «Avevo 8 mesi quando siamo partiti per Saint-Étienne in Francia – ricorda ancora Marisa – siamo andati in cerca del fratello di papà disperso in guerra». E lì, sono rimasti per anni: «Io ho fatto in Francia tutte le scuole fino all’Università. A casa, però, si parlava sempre e solo piemontese». Quando sono tornati in Italia hanno stabilito la residenza a Collegno e Gaspare è andato a lavorare al «Bureau International du travail dell’Onu». Lui è morto nel 1992 e mamma Ester è andata a vivere insieme alla figlia Marisa. Senza mai perdere la sua vitalità. Anzi. Fino a 100 anni ha continuato a prendere ogni giorno il bus per fare un giro in centro, dopo pranzo. Poi, certo, gli anni hanno iniziato a farsi sentire anche a lei. Ma la salute è sempre stata perfetta. Zero colesterolo, e a posto tutti gli altri parametri. «Di forte non ha solo il carattere: non ha mai avuto un’influenza, se non un po’di febbre un pomeriggio, anni fa, e questo senza mai fare il vaccino antinfluenzale». E ora vuol tornare in forma come era prima dell’ictus. Così, a farle gli auguri, sono stati tutti i suoi cari: la figlia Marisa, i nipoti Ingrid e Frederick e tre pronipoti di 9, 8 e 7 anni, che le hanno regalato un cartellone con scritto: «Buon compleanno nonna bis». E il sindaco di Collegno, Francesco Casciano, le ha portato un bouquet. Lei ha ringraziato e sorriso, con infinita dolcezza.

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